GEORGE ORWELL 1984

 

L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.

 

 

 

 

THE BILDERBERG GROUP

 

Nel 1954, gli uomini più potenti del mondo si incontrarono per la prima volta, sotto gli auspici della corona olandese e della famiglia Rockefeller, nel lussuoso Hotel Bilderberg nella cittadina di Oosterbeek. Per un intero fine settimana discussero del futuro del mondo. Al termine, decisero di incontrarsi una volta all'anno per scambiarsi delle idee e analizzare gli affari internazionali. Si definirono "Gruppo Bilderberg". Da allora, si sono riuniti annualmente in lussuosi hotel in varie parti del mondo per tentare di decidere il futuro dell'umanità. Tra i selezionati membri di questo club troviamo Bill Clinton, Paul Wolfowitz, Henry Kissinger, David Rockefeller, Zbigniew Brzezinski, Tony Blair e molti altri capi di governo, uomini d'affari, politici, banchieri e giornalisti di tutto il mondo. In oltre cinquanta anni di loro convegni, tuttavia, non è stato mai consentito alla stampa di assistere, non sono state rilasciate dichiarazioni sulle conclusioni dei partecipanti, né è stata resa pubblica un'agenda di un convegno Bilderberg. I leader del "Gruppo Bilderberg" sostengono che questa discrezione è necessaria per permettere a quanti partecipano ai dibattiti di parlare liberamente, senza che le proprie dichiarazioni siano registrate o riportate pubblicamente. Altrimenti, affermano i membri del Bilderberg, sarebbero costretti a parlare nel linguaggio di un comunicato stampa. Senza dubbio, questa discrezione consente al "Gruppo Bilderberg" di deliberare più liberamente, ma in questo modo non si risponde alla domanda fondamentale: di che cosa parlano, in questi convegni, le persone più potenti del mondo?
Qualunque moderno sistema democratico protegge il diritto alla "privacy", ma il pubblico non ha forse il diritto di sapere di che cosa parlano i loro leader politici quando incontrano i più ricchi leader del mondo degli affari delle loro rispettive nazioni? Quali garanzie hanno i cittadini che il "Gruppo Bilderberg" non sia semplicemente un centro che influenza il commercio ed esercita pressioni, dal momento che ad essi non è permesso sapere di che cosa parlano i loro rappresentanti alle adunanze segrete del Gruppo? Perché i Davos World Economie Forums e gli incontri del G8 sono oggetto di discussione su tutti i giornali, con ampi servizi in prima pagina e la presenza di migliaia di giornalisti, mentre non c'è alcuna copertura mediatica per gli incontri del "Gruppo Bilderberg"? Questo "black-out" esiste nonostante il fatto che (o perché?) siano annualmente frequentati da presidenti del "Fondo Monetario Internazionale", della Banca Mondiale e della "Federal Riserve"; da presidenti delle 100 più potenti "corporations" del mondo come "Daimler Chrysler", "Coca Cola", "British Petroleum" (BP), "Chase Manhattan Bank", "American Express", "Goldman Sachs" e "Microsoft"; da Vicepresidenti degli Stati Uniti, da direttori della CIA e dell'FBI, da Segretari Generali della NATO, da senatori americani e membri del Congresso, da Primi Ministri europei, da capi dei partiti di opposizione e dai maggiori editori e direttori dei principali giornali del mondo.
È certamente curioso che nessuno dei più importanti mezzi di informazione ritenga che faccia notizia una riunione di tali personaggi, la cui ricchezza eccede di gran lunga il totale della ricchezza di tutti i cittadini degli Stati Uniti, quando un viaggio di uno di loro, da solo, conquista i titoli di testa in televisione. Questo è l'enigma su cui ho riflettuto. Quindici anni fa, esso mi ha spronato a compiere un viaggio investigativo, che è diventato l'opera della mia vita. Lentamente, ho dissolto, uno per uno, gli strati di segretezza che circondano il "Gruppo Bilderberg", ma non avrei potuto farlo senza l'aiuto di "obiettori di coscienza" sia interni che esterni all'insieme dei membri del Gruppo. Ad essi, manifesto la mia più profonda gratitudine, perché la loro impagabile intelligenza ha reso possibile questo libro. È dunque comprensibile che, per proteggerli, io non citi questi veri eroi per nome, ma li ringrazio per avermi aiutato a scoprire che cosa si diceva dietro le porte chiuse dei sontuosi hotel, in cui i soci del Bilderberg tengono i loro annuali incontri.
Prima di entrare nel regno di questo club esclusivo, è importante riconoscere che né le persone né le organizzazioni sono assolutamente "cattive", così come nessuno è assolutamente "buono". Nel mondo ci sono potenti mossi da alti ideali, principi e convinzioni, e potenti come quelli del club segreto manipolatore e dei suoi derivati, che ho descritto in questo libro. Gli sforzi dei membri originari per migliorare il nostro mondo erano basati su un'autocrazia "father-knows-best" (*) analoga al modello paternalistico di cristianità tipico della Chiesa Cattolica Romana. Inizialmente, il loro intento era nobile. Purtroppo, sembra che il "Gruppo Bilderberg", crescendo, sia andato oltre i propri idealistici propositi fino a diventare un governo ombra mondiale, che decide in totale segreto, in incontri annuali, come saranno realizzati i suoi piani. Minaccia di sottrarci i nostri diritti per dirigere i nostri destini. Ciò sta diventando più facile, perché lo sviluppo della tecnologia della telecomunicazione, assorbita con il profondo, istantaneo impatto di Internet, e i nuovi metodi di ingegneria comportamentale per manipolare la condotta individuale possono trasformare quelle che, in altre epoche storiche, erano soltanto cattive intenzioni in una scomoda realtà.
Ogni nuova misura, presa isolatamente, può sembrare soltanto una superficiale aberrazione, ma il complesso dei cambiamenti, considerato nel suo insieme, come parte di uno sviluppo continuo, costituisce un movimento verso l'asservimento totale. Per questo è giunto il momento di guardare dietro le quinte. Siamo a un bivio e le strade che imboccheremo, da adesso in poi, determineranno il futuro stesso dell'umanità. Dobbiamo essere consapevoli dei veri obiettivi e delle azioni del "Gruppo Bilderberg" e di altri gruppi simili, se vogliamo sperare di conservare la libertà per la quale i nostri nonni combatterono nella Seconda guerra mondiale. Non spetta a Dio farci uscire dalla "nuova età oscura" pianificata per noi. Spetta a noi! Se da questo secolo verremo fuori come stato di polizia elettronico globale o come esseri umani liberi, "dipenderà dalle azioni che faremo ora". Se non conosciamo in profondità il contesto, non troveremo mai le risposte giuste. "La vera storia del 'Gruppo Bilderberg'" cerca appunto di fornirle.

Note:
* "Father Knows Best" era una "sitcom" molto popolare negli anni Cinquanta e Sessanta dello scorso secolo negli Stati Uniti, che metteva in scena le vicende della classe media americana imbevuta di conservatorismo, come si intuisce dal titolo del programma, che vuoi dire, letteralmente, "Il padre sa che cosa è meglio". (N.d.T.)

 

THE BILDERBERG GROUP

 

 

 

TITOLO: La fattoria degli animali
AUTORE: George Orwell
EDIZIONI: Arnoldo Mondadori
N° PAGINE: 142
GENERE LETTERARIO: Fiaba / Satira politica

NOTE SULL’AUTORE:

George Orwell è il nome che lo scrittore inglese adottò  negli  anni trenta in occasione  della pubblicazione dei suoi primi volumi. Il  suo vero nome era Eric Arthur Blair. Nato in India nel 1903 da una famiglia di origine scozzese. Negli anni della adolescenza ebbe una severa ma ottima educazione nel King’s colleg di Eton, che lascio nel 1921.

Ritornò in Europa alla fine del 1927, deciso a seguire la  sua vocazione  di scrittore e a mantenersi indipendente, dovette affrontare la miseria.

La condizione di miserabile che ebbe modo di sperimentare gli rimase impressa e influenzò alcuni dei suoi libri.

Nel 1936 Orwell Eileen O. Shaughnessy, laureata ad Oxford, insegnante e giornalista e, nel 1934, laureata in psicologia all’università di Londra.

Tra la fine del 1934 e l’inizio del  1944 scrisse “La fattoria degli animali”.

Per le chiarissime  allusioni critiche al regime sovietico e allo stalinismo molti editori non trovarono opportuno  accettare il breve romanzo, che fu  finalmente pubblicato nel 1945. Purtroppo la soddisfazione fu amareggiata dalla scomparsa della moglie (marzo 1945).

George  Orwell mori’ nel gennaio 1950 all’età di 46 anni.

 

PERSONAGGI:

 

IL VECCHIO MAGGIORE:  è il più vecchio maiale della fattoria, è  lui  che  ha trasmesso agli altri animali il suo sogno di trasformare la Fattoria Patronale nella Fattoria degli animali, lo stesso Orwell ce ne fornisce una dettagliata descrizione, fisica e psicologica: “…aveva 12 anni e cominciava a diventare corpulento, ma era pur sempre un maiale dall’aspetto maestoso, spirante benevolenza e saggezza..”.

 

PALLA DI NEVE : durante la dittatura di Napoleon sarà fatto passare da quest’ultimo come traditore della rivoluzione, facendo ricadere su di lui la colpa dei suoi errori; Orwell ce ne fornisce una dettagliata descrizione, fisica e psicologica: “…era un maiale  più vivace di Napoleon, più svelto nel parlare  e di maggior inventiva, ma  stimato di una minor profondità  di carattere…”

 

NAPOLEON: prepotente e autoritario instaurerà una dittatura simile a quella del comunismo, lo stesso Orwell ce lo descrive con i lineamenti tipici del cattivo: “… era un grosso verro dall’aspetto piuttosto feroce, non molto comunicativo ma i fama di voler sempre fare a modo suo”

 

GONDRANO: era un cavallo forte e fermamente convinto nella rivoluzione, si fidava ciecamente di Napoleon, lavorerà a lungo per il bene comune e alla fine sarà mal ricompensato dallo stesso dittatore. Orwell ce lo descrive così: “…era una bestia enorme, alta quasi 18 palmi e forte come due cavalli messi assieme” e “non aveva una grande intelligenza ma era rispettato per la sua fermezza di carattere e per la sua enorme potenza…”

 

BERTA :è  l’unica che insieme a Benjamin, l’asinello, sembra capire cosa sta succedendo, ma nonostante ciò non fa nulla per fare in modo che non accada l’inevitabile. Orwell ce la descrive così: “… era una grossa cavalla materna di mezza età che, dopo il quarto parto non aveva più’ riacquistato la sua linea…”

 

MOLLY: era la vispa cavallina che trainava il calesse del signor Jones, è l’unica che durante la prima parte della rivoluzione rimpiange l’antica schiavitù’; forse perché’ troppo vanitosa e pigra. Orwell ce la descrive così: “…camminava con grazia affettata…scuoteva la criniera nella  speranza di attirare l’attenzione sui nastri rossi che vi erano intrecciati…”

 

CLARINETTO: era un maiale piccolo e  paffuto durante la tirannia di Napoleon sarà  usato per fare propaganda. Vediamo ora la dettagliata descrizione di Orwell: “… con guance assai tonde, occhi vivi, mosse agili e voce acuta. Era   un parlatore brillante” e  “… avrebbe potuto far vedere bianco per nero”

 

BENJAMIN: era l’animale più vecchio della fattoria è l’unico che insieme a Berta capisce cosa sta succedendo, ma nonostante ciò non fa niente per non far accadere l’inevitabile. Orwell ce lo descrive cosi “… era la bestia più vecchia e bisbetica della fattoria. Parlava raramente e quando apriva la bocca era per fare ciniche osservazioni… non rideva mai…”

 

AMBIENTAZIONE

 

Il romanzo è ambientato in una fattoria situata nelle verdi campagne dell’Inghilterra

 

TEMATICHE AFFRONTATE

 

Sotto il semplice e quasi infantile titolo La fattoria degli  animali  si cela un romanzo che rispecchia la storia del comunismo.

Sono molte infatti le equipollenze, da Napoleon (che Orwell impersonifica in  Stalin),  Palla di Neve (Trotzkij), la distruzione del mulino che rappresenta la battaglia di  Stalingrado .

 

BREVE RIASSUNTO

 

La fattoria degli animali è una parodia della riuscita iniziale, del graduale tradimento e del definitivo fallimento  della rivoluzione sovietica.

Nella favola di Orwell gli animali di una fattoria vivono in una miserabile e amara esistenza di sfruttamento, maltrattamento e umiliazione sotto il dominio di un padrone  avido e crudele.

Finalmente un giorno, gli animali, sotto la guida dei maiali, si ribellano e combattono affinché la fattoria  si trasformi in una società giusta senza sfruttati né sfruttatori. In un’epica lotta cacciano il padrone (il sig. Jones ) e per un certo periodo riescono a condurre da sè la fattoria, rispettando gli antichi ideali. Ma ben presto emerge tra loro una nuova classe di burocrati sfruttatori, formata dai maiali, (gli stessi che avevano incitato il “popolo” a ribellarsi dall’oppressore) che con la loro astuzia, il loro egoismo e la loro cupidigia  si impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più ingenui  e semplici.

Tra questi i più potenti sono Napoleon e Palla di Neve, i quali aspirano a concentrare tutto il potere nelle loro mani.

Napoleon si circonda di un gruppo di cani che come sue milizie, scacciano Palla di Neve, e uccidono chi non è d’accordo  con lui.

Il dittatore con furbizia  fa poi ricadere tutte le colpe sull’esiliato Palla di Neve e si attribuisce invece tutti i meriti (come ad es. il progetto della costruzione  del mulino, che poi fallisce miseramente, e anche in questo caso il crollo dell’edificio viene fatto passare come un atto terrorista di Palla di Neve).

Inoltre tradisce anche i suoi sostenitori come Gondrano, il cavallo, che conduce al macello quando non e’ più utile ai suoi progetti.

Gli ideali di uguaglianza e fraternità proclamati al tempo della rivoluzione sono traditi da un unico comandamento che si sostituisce agli altri sette: “TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI, MA ALCUNI SONO PIU’ UGUALI DEGLI ALTRI”.

La frase che conclude il racconto (…le creature di fuori guardavano dal maiale all’uomo, dall’uomo al maiale e ancora dal maiale all’uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due.) è un modo ironico di Orwell per sottolineare l’utopia del comunismo, in  quanto nessun uomo riuscirà mai a debellare il desiderio di potere.

 

COMMENTO

Il mio giudizio personale su questo romanzo è molto positivo, perché nonostante il semplice lessico e l’ironia utilizzata, il libro La fattoria degli animali resta in ogni modo un romanzo di enorme importanza dal punto di vista storico, poiché ci mostra il punto di vista “occidentale”  verso il comunismo.

Il romanzo di Orwell inoltre  è di facile e semplice lettura, anche se per apprezzarlo totalmente bisogna leggera “fra le righe” e intuire la sottile ironia con cui Orwell critica il comunismo.

 

 

Le CONFESSIONI di un ILLUMINATO vol. 1

 

 

  • EditoreUno Editori
  • Data pubblicazione: Febbraio 2012
  • Formato: Libro - Pag 416 - 14x20
  • Revisione del 15 Settembre 2012 - Questo prodotto, denominato Le Confessioni di un Illuminato Vol.1 - Libro, dell'autore Leo Lyon Zagami, è disponibile nella categoria Cospirazionismo e misteri, tratta di Massoneria. Dato alle stampe da Uno Editori e distribuito dal mese di Febbraio 2012, si trova in stato di "Disponibilità: Immediata". Il costo di € 14,88.

 

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Le CONFESSIONI di un ILLUMINATO vol. 2

 

 

  • Descrizione di Le Confessioni di un Illuminato Vol.2 - Libro

    Dopo un introduzione magistrale al mondo delle Società Segrete con il primo volume, eccoci proiettati con l'autore nel vivo dei cambiamenti in corso e delle grandi manovre occulte del Nuovo Ordine Mondiale.

    Ma bisogna svegliarsi e prepararsi anche al di là dei propri credi religiosi o del proprio ateismo perché i "controllori" del Nuovo Ordine Mondiale si muovono usando le "Profezie" a proprio vantaggio. L'autore dimostra che i vertici di Gerusalemme e Roma, Sionisti e i Gesuiti in primis, uniti da un patto indissolubile dopo il Concilio vaticano II e con le loro Massonerie e Cavallerie sparse in tutto il pianeta, stanno in realtà operando la fase finale per la creazione di un Governo Mondiale. 

    Ma anche la Cina fa la sua parte, con l'entrata in campo della cosiddetta "Frammassoneria Cinese" non riconosciuta e spesso collusa con la criminalità.

    Vengono cosi esposti i segreti più inconfessabili di potenti come Ted Turner o Silvio Berlusconi, che in comune non hanno solo una passione per i media o i bunker sotterranei ma ben altro.

    E l'autore per la prima volta affronta anche il tema delle origini massoniche della mafia da un punto di vista storico e addirittura iniziatico e ci parla della piaga del satanismo generazionale nella Massoneria Statunitense, mostrando prove documentali inedite e segreti sconcertanti sui segreti del pidduismo in relazione agli illuminati e all'onU con rivelazioni e nomi mai fatti prima d'ora. 

    Anteprima Le Confessioni di un Illuminato Vol.2 LIBRO di Leo Lyon Zagami

    I sette anni della Tribolazione

    Adesso più che mai, dobbiamo prepararci a vivere sette anni di tribolazioni nel periodo che va da ora fino al 2019, un periodo nel quale secondo alcuni ci sarà probabilmente una Terza guerra mondiale, con la "coreografia" di una serie di disastri naturali, virus mortali e tutta una serie di fattori non meglio precisati che porteranno distruzione e fame nel mondo. Questo non è fare "complottismo" e "dietrologismo". Ecco cosa scrive il misterioso Epiphanius in Massoneria e sette segrete. La faccia occulta della storia:

    In altre parole: posto che i "complottisti" e i "dietrologi" sono i cattivi, chi mai saranno i buoni? La risposta a questa domanda è logica e inevitabile: i buoni sono i cittadini serenamente fiduciosi nella storiografia e nella cronaca del regime, disciplinatamente incolonnati nei partiti e nei sindacati in cui esso si articola; coloro che, candidamente, non vengono neppure sfiorati dal sospetto che le notizie e scene dei telegiornali e dei giornali possano essere manipolate, o che, se nutrono qualche sospetto, lo nutrono solo nel preordinato alveo che la parte politica cui aderiscono addita loro con infallibile autorità.

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Le CONFESSIONI di un ILLUMINATO vol. 3

 

 

    • Descrizione di Le Confessioni di un Illuminato Vol. 3 - Libro

      Il terzo e ultimo volume di questa impressionante avventura vissuta direttamente dall'autore nel mondo degli illuminati e delle Società Segrete, si conclude in Vaticano tra segreti di Stato, interviste inedite e documenti che provano i legami tra la Massoneria corrotta, i Gesuiti e i Servizi segreti della NATO, uniti per la creazione di un Nuovo Governo Mondiale capitanato dal Papa.

      Scopriremo i restroscena esoterici e gli apparati d'intelligence che operano dentro e fuori dal Vaticano, dove lo spionaggio è da sempre gestito dai Gesuiti con i loro Neotemplari legati al Papa e alla sua sicurezza, a loro volta legati ai servizi segreti italiani e alla CIA

      Si aprirà poi una parentesi sulla corrente gay della Chiesa Cattolica, nota negli Stati Uniti come laChiesa Rosa, che negli anni '60 si ispirò al pensiero Crowleyano, sveleremo la sua infinita ipocrisia, i suoi scandali, con notizie e rivelazioni sconvolgenti che prove in mano, apriranno finalmente gli occhi anche al lettore più scettico e Cattolico, una realtà di compromessi infernali all'ombra di San Pietro.

      Nella seconda parte del libro l'autore focalizza la sua attenzione sul potere della Chiesa di Roma dal dopo guerra ad oggi, partendo dalla fine degli anni '50 quando un uso improprio dellaMassoneria servì a un vero e proprio colpo di stato massonico in Vaticano che portò all'elezione di ben due Papi massoni (Roncalli e Montini) con conseguenze gravissime, la cui testimonianza arriva direttamente dagli archivi della FBI americana.

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